Anthony Boucher – La Queentessenza di Ellery Queen. (Ellery Queen’s mystery magazine. Quintessence of Queen. New York, Random House [1962] ) – G.Feltrinelli, novembre 1965

Anthony Boucher – La Queentessenza di Ellery Queen. I migliori racconti della rivista che fece del “giallo” un genere letterario (Ellery Queen’s mystery magazine. Quintessence of Queen. New York, Random House [1962] ) – trad. Attilio Veraldi – Il Brivido e l’Avventura N°14, Giangiacomo Feltrinelli, novembre 1965, pagg. 311.

 

copertine gialli blog 040.jpgAnthony Boucher fu un grande romanziere ma anche un grande critico. Le due attività erano le due facce della stessa medaglia: la passione per il mystery.

Coltivò sia il romanzo che i racconti, e molti di questi passarono sotto il suo vaglio e la sua analisi attenta e sempre rigorosa.

In occasione del 25^ anno della rivista E.Q.M.M. che sarebbe dovuto cadere all’inizio del 1966, Anthony Boucher concepì un proprio omaggio alla rivista: una raccolta di racconti, di vari autori, tutti pubblicati sulla rivista, il meglio del meglio a suo giudizio, che a ben donde avessero potuto, al meglio, rappresentare la versatilità e la qualità, caratteristiche della rivista.

Così mise assieme una silloge, che in verità è un vero e proprio fuoco pirotecnico, facendolo precedere da una sua introduzione, da lui all’uopo approntata.

Vediamo cosa comprendesse la raccolta, in orginale:

Introduction / Anthony Boucher —
An error in chemistry /
William Faulkner —
Love comes to Miss Lucy /
Q. Patrick —

The house-in-your-hand murder / Roy Vickers —
The other side of the curtain /
Helen McCloy —
From another world /
Clayton Rawson —
The specialty of the house /
Stanley Ellin —

The garden of forking paths / Jorge Luis Borges —
A study in white /
Nicholas Blake —
The arrow of God /
Leslie Charteris —
Beyond the sea of death /
Miriam Allen de Ford —
The gentleman from Paris /
John Dickson Carr —
Love lies bleeding /
Philip MacDonald —
The trail of John Nobody /
A.H.Z. Carr —
The lady-killer /
Wilbur Daniel Steele —
The enemy /
Charlotte Armstrong
The contradictory case /
Hugh Pentecost —
Woman hunt no good /
Oliver La Farge —
Homecoming /
Veronica Parker Johns —
The singing stick /
Edgar Pangborn —
The challenge /
John W. Vandercook —
The quality of mercy /
Eleazar Lipsky —
You know what, teacher? /
Zenna Henderson —
Tall story /
Margery Allingham —
Mom in the spring /
James Yaffe —
Dodie and the boogerman /
Vinnie Williams —
The man who went to Taltavul’s /
David Alexander —
The customs of the country /
Thomas Flanagan —
Only on rainy nights /
Mark van Doren —
The necessity of his condition /
Avram Davidson —
Lilith, stay away from the door /
B.J.R. Stolper —
The Gettysburg bugle /
Ellery Queen.

Una ponderosa raccolta di 31 racconti preceduti da sua Introduzione, con cui Boucher offriva uno spaccato dell’attività editoriale lungimirante di EQMM in USA..

Tuttavia, nella versione italiana di Feltrinelli, i racconti di riducono a 14 per 311 pagine in tutto, 249 in meno, rispetto alle 560 dell’edizione americana:

An error in chemistry (Un errore di chimica) di William Faulkner

The garden of forking paths (Il giardino dei sentieri che si biforcano), di Jorge Luis Borges

The other side of the curtain (Dietro la tenda), di Helen McCloy

The specialty of the house (La specialità della casa), di Stanley Ellin

The gentleman from Paris (Il gentiluomo di Parig)i, di John Dickson Carr

From another world (Da un altro mondo), di Clayton Rawson

The arrow of God (La freccia di Dio), di Lesile Charteris

Love lies bleeding (Amico mio), di Philip MacDonald

The trail of John Nobody (Il processo a John Nobody), di A.H.Z.Carr

The contradictory case (Mille dollari di scommessa), di Hugh Pentecost

Mom in the spring (Mamma a primavera), di James Yaffe

Dodie and the boogerman (Dodie e il Mammone), di Vinnie Williams

Only on rainy nights (Solo nelle sere di pioggia), di Mark Van Doren

The Gettysburg bugle (La squilla di Gettysburg), di Ellery Queen.

Insomma, un’ulteriore selezione nella selezione già approntata da Boucher. Per quale motivo questa singolare soluzione fu adottata nell’edizione italiana? Immagino innanzitutto per una questione economica: pubblicare 560 pagine, avrebbe comportato un costo del volume che non si sapeva se sarebbe stato, alle tasche dei lettori, così vendibile come invece un’edizione che di pagine ne avesse avute oltre 200 in meno. E poi, anche per una ragione prettamente valutativa : posso supporre che gli autori, presentati nella raccolta, fossero già conosciuti in Italia, probabilmente a causa di pubblicazioni vendute in libreria, e quindi si supponeva che avrebbero potuto presentare per il lettore italiano, un valido richiamo.

Tuttavia non si capirebbe l’esclusione di alcuni mostri sacri come Nicholas Blake, Roy Vickers, Q.Patrick, Charlotte Armstrong, Margery Allingham, David Alexander. Ho come l’impressione che, pur essendo questi ultimi degli autori di primissimo piano, forse erano al tempo autori solo pubblicati nelle edizioni da edicola, e come tali, bistrattati rispetto ad altri autori, forse neanche di primo piano come Vinnie Williams, ma che avevano meritato pur sempre un’edizione in libreria. In effetti, Vinnie Williams, ad esempio era stato pubblicato in una selezione del Reader’s Digest, pubblicazione letteraria che in quegli anni era molto diffusa. Ma..Mark Van Doren? Era un famoso poeta americano, vincitore per di più del Premio Pulitzer!

Questi racconti meriterebbero una trattazione a parte, ciascuna distinta dagli altri. E non significa nulla che alcuni di questi autori possono risultare sconosciuti al pubblico italiano (è bene dirlo) abituato a prediligere maggiormente i romanzi ai racconti (come dimostra la relativamente più modesta messe dei racconti, pubblicati sul suolo nazionale solo nell’ambito degli Speciali Stagionali “Ellery Queen presenta”, e prima ancora dagli omonimi albi della Garzanti, quando non da alcune sporadiche iniziative prima di Garzanti R, e poi in maggior numero da una Casa Editrice più piccola e bistrattata a torto, “Garden Editoriale” ).

 

James Yaffe è stato il più giovane scrittore scoperto da E.Q.M.M.: aveva quindici anni quando gli fu pubblicato il primo racconto. E così pure, molto famoso è Stanley Ellin, il cui primo racconto (quello presentato qui) fece scalpore. Di lui qualcosa è stata pubblicata in Italia (Feltrinelli ed Einaudi) anche se troppo poco per un vincitore dell’Edgar. Altri autori sono molto conosciuti: per es. il William Faulkner, di L’Urlo e il Furore (The Sound and the Fury, 1929), più tardi premio Nobel per la letteratura. Ovviamente ci sono racconti di “mostri” del mystery di ogni tempo, come Ellery Queen (poteva mancare un racconto del fondatore di EQMM?), John Dickson Carr e Philip MacDonald; racconti di autori validissimi, conosciuti per due-tre romanzi da noi, ma autori importantissimi in patria, come Helen McCloy; e infine romanzieri di valore letterario forse più modesto ma di inventiva assolutamente straordinaria, che in determinati sottogeneri assurgono a stelle di prima grandezza, come Clayton Rawson nell’ambito del sottogenere della Locked Room. Che, al di là del mio apprezzamento e della sua importanza storica nell’ambito delle Camere Chiuse, comunque non sarebbe mai potuto essere trascurato, per la ragione evidente di essere, negli anni in cui venne pubblicato l’omaggio di Boucher, l’editore di EQMM.

                                                                       Fine 1^ parte


Pietro De Palma

Anthony Boucher – La Queentessenza di Ellery Queen. (Ellery Queen’s mystery magazine. Quintessence of Queen. New York, Random House [1962] ) – G.Feltrinelli, novembre 1965ultima modifica: 2013-06-23T14:55:09+02:00da lo11210scriba
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