A febbraio, ne I Classici del Giallo Mondadori, Il Segreto del Milionario di Helen Reilly

Dopo decenni di oblio, ecco che il mese prossimo I Classici del Giallo Mondadori presenteranno – sempre che si dia credito alle anticipazioni pubblicate in calce ai romanzi in edicola – una ristampa d’annata di Helen Reilly.

Di Reilly molto è stato pubblicato in Italia, anche se sfuggono parecchi inediti. Ma ormai si deve mettere una pietra sopra alla possibilità che i rimanenti vengano tradotti, almeno in tempi prossimi (se non lo sono stati, quando ce n’era la possibilità, vorrrei vedere ora!). Tuttavia già quelli che lo sono stati, meritano di essere conosciuti.

Il personaggio principale delle sue storie è l’Ispettore McKee, che esordisce in “McKee of Centre Street”   (1933). Da quel momento, la scrittrice ed il suo personaggio principe diventano popolari.

Nel 1936 esce “Dead man Control”,  che, nel 1941, nella collana de I Libri Gialli (le Palmine) viene pubblicato come “Il segreto del Milionario”, col numero 250.

Il titolo non dice proprio nulla, come al solito, mentre il titolo americano è indicativo: “il Controllo dell’uomo morto”. In parole povere…

In “Dead Man Control”, l’uomo morto è Fennimore Kingston, ricco autocrate che aveva tutto e che amava controllare tutto – compresi soprattutto coloro che lo attorniano e che da lui dipendono.  Il titolo fa riferimento a l fatto che anche dopo che è stato ucciso, Kingston sembra esercitare un controllo sulla cerchia dei suoi conoscenti, parenti e e affini.

Qual’è la storia?
E’ una classica Camera Chiusa che farà la felicità di molti. La storia si apre con l’omicidio di Kingston, che viene ritrovato morto nel suo studio: la porta chiusa dal di dentro e le finestre aperte, ma con al di fuori la neve che cade e…sua moglie svenuta accanto a lui. Viene ritrovata anche la pistola usata per l’omicidio, accanto alla sposa. Potrebbe sembrare in un primo tempo un furto concluososi tragicamente, ma poi qualcuno pensa che la neve caduta e l’assenza di orme su di essa, dinostrino il contrario, cioè che il delitto è stato concepito da qualcuno all’interno della casa. E siccome chi viene trovato accanto al cadavere è sua moglie con tanto di pistola, e la porta era chiusa dallinterno, allora…

 

Sarà l’Ispettore scozzese McKee ad andare controcorrente e dimostrare, dopo altri delitti, come un colpevole facile facile non è che per forza sia quello vero.

Pubblicato anteguerra, il romanzo tuttavia riuscì negli anni ’50, nei cosiddetti Capolavori del Giallo Mondadori, in un’edizione in paperback che, a fronte delle sforbiciate numerose del testo originale, tuttavia si presentava abbastanza maneggevole da leggere. Però di contro, presentava un testo che era invero un vero e proprio riassunto, anche se abbastanza rinfrescato rispetto al testo originario e soprattutto in un italiano scevro dalla fascista italianizzazione forzata dei nomi e cognomi stranieri.

 

Io non la acquisterò perché posseggo l’edizione originale del 1941. Ma presumo che molti la acquisteranno.

Non so ora quale sia l’edizione che sia stata usata per questa riedizione. Mi auguro che sia quella originaria. Anche se ho forti dubbi.

Spero di no, altrimenti sarebbe, ancora una volta, un’occasione persa (un riassunto non è mai l’originale).

 

P.D.P.

A febbraio, ne I Classici del Giallo Mondadori, Il Segreto del Milionario di Helen Reillyultima modifica: 2016-01-11T08:37:44+01:00da lo11210scriba
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